Gaza-Cannes 2025. Put Your Soul on Your Hand and Walk” di Sepideh Farsi
Il 16 aprile la fotoreporter palestinese Fatma Hassouna e dieci membri della sua famiglia sono rimasti uccisi in un attacco israeliano contro la loro casa nel nord di Gaza. Fatima, 25 anni, aveva dedicato il suo tempo a documentare la vita quotidiana nella Striscia, tra i bombardamenti e l’assedio israeliani.
È la protagonista del docu-film che sarà a Cannes “Put Your Soul on Your Hand and Walk” di Sepideh Farsi. La regista iraniana dichiara: “Questo film è una finestra aperta dal miracolo dell’incontro con Fatem, che mi ha permesso di essere testimone dei massacri dei palestinesi in corso a Gaza. Fatem è diventata i mie occhi a Gaza e io il legame fra lei e il resto del mondo. Abbiamo tenuto questa corrispondenza per circa un anno, i pixel e i suoni del nostro scambio sono diventati questo film”.
Il film documenta il quotidiano a Gaza durante gli attacchi brutali degli israeliani: il dolore, la paura, la resistenza sul volto e nelle parole di una giovane donna che dialoga con lei a distanza, le mostra una realtà e un vissuto mai narrati nei media, condivide in quegli accidentati incontri online, con la linea spesso altalenante, i suoi sentimenti.
Fatem, come chiamavano Fatima Hassouna, adesso non c’è più. Sepideh Fars racconta il suo incontro con Fatem, fotografa, giornalista, autrice di poesie; il suo coraggio, il suo sorriso luminoso di ragazza di venticinque anni appena compiuti che affronta rischi altissimi per continuare a documentare con le sue foto il genocidio del suo popolo aiutando ogni giorno chi aveva bisogno.
Esistenze annientate da un dito che preme un bottone per polverizzare una casa in più. Non c’è alcun dubbio, che quanto accade oggi a Gaza non è più, e ormai da molto tempo, la risposta agli orribili crimini commessi da Hamas il 7 ottobre, è un genocidio. Verità e giustizia per Fatem e per tutti i palestinesi innocenti che sono stati uccisi.
L’esercito israeliano ha rifiutato di dare risposte sul bombardamento nel quartiere di Al Tuffah, nel nord-est di Gaza.
Da Il Manifesto, 18 aprile 2025 di Cristina Piccino